Grandi scommettitori possono venire e grandi scommettitori possono andare, ma i casinò torreggianti di Las Vegas rimangono, letteralmente pilastri in uno dei settori in crescita di maggior successo mai concepiti dall’umanità. Si scopre che c’è di più della fortuna nel gioco, alcune delle menti più acute del mondo sono state incuriosite con la prospettiva di uscire dalla porta con le tasche piene di soldi.
Contare le carte è un esercizio di matematica e probabilità statistica utilizzato per vincere alla grande ai tavoli del blackjack. Questo consente davvero al giocatore di piazzare scommesse più grandi sulle mani nelle quali hanno la certezza (in base alle altre carte che hanno visto girate) di avere probabilmente vantaggio.
In un certo senso, non è affatto barare, ma questo tecnicismo non importa agli addetti che catturano le persone che lo fanno ogni giorno. Bandire i sospettati contatori di carte è una pratica comune – l’unica eccezione risiede a Atlantic City, a seguito di una causa intentata da un giocatore di grande successo (vedi sotto).
I casinò prendono le proprie misure per mitigare il conteggio delle carte, qualunque cosa da semplici distrazioni da parte del personale, al fine di rompere la concentrazione del giocatore a mischiare il mazzo automaticamente ogni volta che viene fatta una scommessa.
Sui casino online italiani che offrono il Blackjack risulta ormai quasi impossibile applicare queste strategie per vincere.
Qui di seguito ci sono alcuni dei migliori contatori dei carte del settore blackjack.
Stanford Wong
Meglio conosciuto con il suo nomme de plum, John Ferguson ha iniziato vincendo al casinò con le sue tecniche di conteggio delle carte nel 1964. Questa tecnica viene definita a volte come “conteggio all’indietro”, e anche “Wonging” per rispetto alla sua grandezza. un uomo istruito Ph.D. a Stanford, Wong ha anche prodotto uno dei primi programmi di software di analisi delle probabilità, ed è l’autore del libro del 1975, Blackjack professionale, che è ancora in stampa oggi.
Lawrence Revere
Dietro l’appariscente pseudonimo, Griffith K. Owens aveva un talento per la matematica, ed una sete di blackjack. Da giovane, ha iniziato ad occuparsi ai giochi di back-room, all’età di 13 anni. Nel 1971, ha messo il mondo di gioco in ascolto con il suo libro, “Giocare a Blackjack come un business“. In quel libro ed in altre sedi, Revere ha accuratamente formulato e spiegato una serie di sistemi che portano le probabilità a favore del giocatore. L’uomo a cui è stato notoriamente impedito di giocare in qualsiasi casinò del Nevada è morto di cancro ai polmoni nel 1977.
Edward Thorp
Con un dottorato di ricerca in matematica (PhD) e un master in fisica, non c’è da meravigliarsi che Edward Thorp sia stato in grado di sconfiggere qualcosa di così facile come un gioco di carte, che ha dettagliato nel suo libro del 1962, “Beat the Dealer” (con il suo sistema di conteggio del Dieci). Naturalmente, i Boss del casino di allora non erano così esperti come i loro omologhi moderni, per cui i guadagni di Thorp dovettero sembrare relativamente facili. Dopo aver pubblicato diversi libri di follow-up – che affrontano molti dei cambiamenti che i casinò mettono in azione al fine di contrastare i contatori di carte – La rubrica di indirizzi di Thorp ha due entrate: Newport Beach, California, ed il Blackjack Hall of Fame.
Ken Uston
Il ricorrente nella causa che ha impedito al casinò di Atlantic City il blocco dei contatori di carte, Ken Uston ha rivelato il suo piano “Big Player” in diversi libri che ha scritto, dopo essere diventato ricco come parte della troupe di Al Francesco. Mantenendo “spotters” a tavoli diversi, contando le carte e scommettendo somme poco appariscenti, il grande giocatore (BP) è stato in grado di muoversi da un tavolo all’altro. Quando uno spotter contatore di carte segnalava a BP che c’era un vantaggio al suo tavolo, BP si buttava in picchiata e piazzare una scommessa massima, sapando che il mazzo era in suo favore. Uston ha un sacco di tempo, come grande giocatore, ed oggi è nel Blackjack Hall of Fame.
Al Francesco
Un vero studente del gioco, Al lasciò la sua città natale di Gary, Indiana per fare la sua fortuna, come un giocatore di carte. Aveva letto il libro rivelatore di Ed Thorp, Beat the Dealer, inizialmente lottò con il complicato sistema della conta del Dieci di Thorp Dieci. Decise poi di cambiare marcia nel 1971 al sistema Advanced Point Count di Lawrence Revere e da quel momento vide accrescere il suo successo. Il padrino del sistema Big Player e mentore di Ken Uston e gli altri, Francesco ha rivoluzionato le tecniche che sono ancora utilizzate proficuamente da squadre di gioco fini a questi giorni.
Tommy Hyland
Uno dei membri originali del Blackjack Hall of Fame, Hyland nato a New Jersey è entrato nel gioco del conteggio delle carte un po’ più tardi rispetto ad alcuni degli altri. Nel 1979, però, aveva formato un team altamente qualificato che avrebbe sfruttato i vantaggi matematici connessi con il gioco del blackjack. Ha utilizzato metodi già stabiliti per poi prendere una strada leggermente diversa utilizzando “Ace sequencing“. Si pensa che nel corso degli anni, Hyland e il suo team abbiano rastrellato più denaro di quello che ottenuto anche dal team MIT venerato da Hollywood.
MIT (Massachusetts Institute of Technology)
Ci sono poche scuole di potenza cerebrale che possano confrontarsi con le teste d’uovo de Massachusetts Institute of Technology. Quando un insieme di studenti di matematica del MIT decise di mettere insieme le loro teste, il risultato fu un bottino di 400.000$ – solo in un fine settimana. Utilizzando sofisticati modelli computerizzati, il team MIT era-1990 è stato in grado di tirare fuori una versione ad alta tecnologia dei sistemi di conteggio delle carte prima ideati nella storia dei “Four Horsemen of Aberdeen“, metodi trasmessi e modificati da altri, che consideravano il blackjack come un gioco battibile, l’unico gioco in cui la casa potrebbe essere messa in netto svantaggio.